“Nulla si crea e nulla si distrugge” può essere un principio valido in fisica e biologia, ma non in economia.
In ogni tipologia di mercato infatti il valore si crea. Ecco che, se ci soffermiamo su questo concetto, è chiaro che la creazione di valore immobiliare deve essere l’obiettivo primario degli operatori del settore.
La creazione di valore immobiliare
La creazione di valore immobiliare non si limita solo all’incremento del capitale e quindi circoscritto all’aspetto economico, bensì deve focalizzarsi soprattutto sul fornire un servizio sociale in grado di offrire un vantaggio per l’utilizzatore (inquilino, proprietario, azienda) e per la comunità.
Quest’ultima può trarre un notevole vantaggio indiretto grazie alla riqualificazione del territorio in questione.
L’ambito relativo alla creazione del valore nel settore real estate deve necessariamente essere focalizzato su un doppio binario parallelo:
1. Sociale;
2. Economico;
Porre l’uomo al centro
Il fulcro deve riguardare il posizionamento dell’uomo al centro, tutto ciò che può essere considerato un progetto immobiliare deve essere finalizzato a definire i benefici, materiali ed ergonomia a “misura d’uomo”.
Tradotto in parole povere, significa offrire dei servizi che migliorano nettamente la vita delle persone.
La progettazione e la realizzazione di immobili destinati al residenziale, commerciale, logistica, student housing ma anche alberghiero e industriale deve essere sempre più orientata verso l’abbattimento di barriere e la creazione di nuovo comfort.
Per quanto riguarda l’aspetto sociale della creazione di nuovo valore immobiliare, si pensi alla ricaduta sugli aspetti quotidiani che ricopre la domotica nella vita domestica.
La riduzione dei tempi di lavoro, la semplificazione delle attività casalinghe, migliorando la vita di tutti i componenti della famiglia, offrendo esperienze di valore.
Il valore immobiliare economico
E dal punto di vista economico ?
Il frutto più evidente nel settore real estate del nuovo valore creato lo si ritrova ad esempio nella riqualificazione di unità o edifici abbandonati, nel momento in cui essi vengono riportati a nuova vita grazie ad un cambio di destinazione d’uso.
Perché non recuperare una vecchia balera di periferia e trasformarla in un ufficio di co-working, utile alle nuove professioni nascenti ?
Nell’esempio appena citato si verifica la coesistenza delle due finalità, quella sociale e quella economica.
La creazione di valore economico porta direttamente alla realizzazione di valore sociale in ambito immobiliare, un caso esemplare è quello della riqualificazione di Porta Nuova a Milano, uno dei più vasti interventi di rigenerazione urbana e architettonica del mercato immobiliare corporate, realizzato all’interno del Centro Direzionale di Milano.
Oltre che portare ad una significativa valorizzazione economica dell’intera zona questa iniziativa ha dispensato nuova linfa vitale ad un intero quartiere producendo un impatto altamente positivo dal punto di vista sociale ed ambientale.
E’ fondamentale ribadire come valorizzare un progetto immobiliare sia inerente la fornitura di servizi che la realizzazione o riqualificazione di unità real estate, significa creare una ricchezza sociale e/o economica in grado di elevare attraverso il suo utilizzo l’utente finale.
Il valore immobiliare e la sostenibilità ambientale
Un elemento fondamentale che oggi genera un impatto fondamentale nella valorizzazione immobiliare è il consolidamento del concetto della sostenibilità ambientale.
La presa di coscienza globale dell’importanza della sostenibilità, e l’attenzione crescente del consumatore medio per il bilancio familiare a lungo termine, orienta sempre più non solo i singoli utilizzatori, ma intere fette di mercato a livello globale.
Gli operatori del mercato immobiliare investono sul sostenibile per ottenere vantaggi come:
- Basso impatto ambientale: un immobile che rientra nei criteri “green” è ha un impatto inferiore sull’ambiente circostante, in linea con la coscienza etica dei cittadini, sempre più vicina al tema;
- Risparmio: le risorse sono ottimizzate in modo da ridurre al minimo i consumi, e con essi le spese mensili dell’inquilino;
- Comfort abitativo: un sistema di isolamento termico e igrometrico più efficienti significano vivere in una casa confortevole, senza preoccuparsi di prendere provvedimenti diversi a ogni stagione per sentirsi a proprio agio;
Difficile quindi immaginare di poter creare nel real estate un nuovo valore economico e sociale senza tener conto delle ormai indispensabile adeguatezza alle norme di sostenibilità ambientale.
Negli ultimi anni la creazione di valore immobiliare nel rispetto ambientale sta attirando una maggiore attenzione rispetto al passato.
Questa nuova attenzione è cresciuta ancor di più a seguito dell’inizio della pandemia di Covid-19: la questione ambientale oggi non è più solo un argomento da salotto ed il concetto di sostenibilità ambientale è diventato importantissimo anche a livello sociale ed economico.
Per quanto riguarda l’impatto economico, vediamo cosa succede nel settore immobiliare oggi.
Quale impatto ha il settore immobiliare sull’ambiente e come si sta evolvendo?
Il consumo energetico e l’inquinamento incidono moltissimo sul settore immobiliare. Negli anni, ovviamente, le cose sono un po’ cambiate e grazie alle nuove tecniche di costruzione è possibile realizzare degli edifici che hanno un minor impatto sull’ambiente rispetto al passato.
Il problema è il costo: questi nuovi metodi di costruzione determinano dei costi più alti per le imprese e per gli investitori, ancora di più in seguito alla crisi geo-politica Russo-Ucraina che ha causato un vertiginoso aumento del costo delle materie prime e delle utilities.
Nonostante la questione dei costi, le imprese stanno comunque cercando di adeguarsi alle richieste dei compratori: come anticipato, i cittadini oggi sono molto più sensibili alla questione ambientale e si orientano verso imprese che garantiscono un impatto zero.
Quindi, è possibile creare valore nel rispetto ambientale, ma è maggiormente oneroso, in realtà, se queste nuove soluzioni fossero affiancate da politiche attente al tema della sostenibilità, il valore generato per gli imprenditori sarebbe alto nonostante i costi.
A sostegno della tesi che le persone oggi danno molto peso alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, si riscontra che ad oggi ci sono un numero significativo di abitazioni non vendute e che rimangono sul mercato real estate da moltissimi anni ormai.
Il mercato immobiliare e il rispetto dell’ambiente in Italia
Prendiamo come riferimento il mercato immobiliare in Italia: come dicevamo, è caratterizzato dalla piaga dell’invenduto, ma non per tutti gli immobili la situazione è così drammatica.
Infatti, gli immobili che hanno una maggiore sostenibilità ambientale risultano i più richiesti da acquirenti ed investitori e rappresentano la scelta primaria.
Volendo guardare un po’ di dati, si nota che quasi due terzi delle unità immobiliari residenziali di nuova costruzione vendute in Italia hanno prestazioni energetiche virtuose: “A+”, “A” e “B”.
Questo dimostra la grande attenzione da parte dei compratori verso l’acquisto di abitazioni nel rispetto ambientale.
Chi cerca casa oggi è sempre più esigente ed informato: le persone cercano riscaldamenti a basso impatto e consumi intelligenti, la domanda è sempre più selettiva ed esigente in termini di rispetto ambientale ed eco sostenibilità.
Volendo fare una previsione è quasi certo che nel settore immobiliare, grazie anche alla spinta dettata dal PNRR, il rispetto ambientale acquisirà sempre maggiore importanza e, quindi, gli investimenti in questa direzione saranno maggiori.
Green building: una svolta per gli investitori
L’attenzione verso le prestazioni ambientali del costruito non è però un argomento così nuovo.
Già dagli anni ’90 numerose organizzazioni trattavano l’argomento, questo perché il 39% di emissioni globali di Co2 proviene proprio dalla costruzione degli edifici. Spesso questi dati passano in sordina, ma sono importati per capire come mai il settore immobiliare ha avuto questa “virata ambientalista” negli ultimi anni.
Gli immobili “sostenibili” vengono definiti green building, come già detto queste costruzioni sono molto più appetibili per i clienti. Che siano essi investitori di grandi aziende o compratori.
Le grandi imprese oggi scelgono immobili sostenibili, il costo maggiore di questi verrà “annullato” dai risparmi energetici, ma soprattutto, il rispetto ambientale ha benefici per la comunità.
Questi comportamenti poi verranno premiati da parte degli investitori.
Gli immobili “non sostenibili” riscontrano sempre minore interesse: come dicevamo i compratori sono sempre più esigenti. C’è stato un cambiamento culturale notevole.
A questo proposito, che fine fanno le unità immobiliari non sostenibili ? Per i motivi che abbiamo già elencato, sono proprio loro a rimanere invenduti per anni.
La soluzione è quella di recuperare e riconvertire gli immobili già esistenti che ancora non hanno caratteristiche eco-sostenibili: questo diventerà uno dei meccanismi fondamentali del business real estate.
Creazione di valore immobiliare nel rispetto ambientale: quali sono i vantaggi
Chi opera nel mercato immobiliare ha ormai ben chiara l’importanza di questa tematica. Per questo motivo le principali società real estate fanno scelte sempre più eco-sostenibili. Vediamo insieme i vantaggi dell’investire in immobili di questo tipo.
- Basso impatto ambientale: l’impatto inferiore sull’ambiente circostante, questo è in linea con ciò che cercano oggi i cittadini;
- Il risparmio: le risorse di questi immobili sono ottimizzate, ciò vuol dire che i consumi sono ridotti al minimo, e con essi le spese che l’inquilino dovrà sostenere mensilmente;
- Profitto: l’immobile sostenibile grazie ai vantaggi che abbiamo appena elencato gode di un grosso valore aggiunto rispetto agli altri. Questo significa maggiore profitto;