La tecnologia sta producendo impatti diretti sull’economia e sulla vita quotidiana. Vediamo come essa influenza il mondo e gli scenari possibili.
L’Intelligenza Artificiale sta conquistando sempre di più i vari media, ma cosa c’è davvero sotto per chi fa impresa? L’IA – o AI in inglese – è già un fattore importante nell’economia al pari del Metaverso.
Cos’è l’Intelligenza Artificiale e perché influenza così tanto il mondo come lo conosciamo?
Intelligenza artificiale, di cosa si tratta
L’Intelligenza Artificiale è una parte dell’informatica che sviluppa sistemi in grado di effettuare delle operazioni oggi svolte dall’essere umano. In generale, gli studi vertono sulla capacità di apprendere, ragionare, confrontare, prendere decisioni, scrivere, disegnare, comporre musica e molto altro.
L’AI riesce in tutto questo utilizzando algoritmi, reti neurali ed altre tecnologie. In ambito medico l’IA è in grado di riconoscere una malattia confrontando tra migliaia di immagini che rappresentano certamente quella malattia. La tecnologia si può applicare a tantissimi settori, per cui incide profondamente non solo nell’economia, ma anche nel modo in cui si intende il lavoro e la vita in generale.
Gli obiettivi dietro l’IA
L’AI nasce per evitare all’uomo azioni ripetitive e sostanzialmente pericolose. Infatti, i primi settori dove è stata impiegata sono stati: la traduzione automatica, la diagnostica medica e la guida autonoma. Nel caso della guida autonoma, l’IA è in grado di guidare per molto più tempo dell’uomo e può garantire una maggiore sicurezza, perché ha una rete di sensori adatti, telecamere e un algoritmo che va a lavorare anche su casi di precedenti incidenti per evitarne di nuovi. Alcuni di questi esperimenti sono stati realizzati da Google per creare auto che si muovono da sole senza conducente.
Questa necessità è nata intorno agli anni Cinquanta, quando gli scienziati negli Stati Uniti si chiesero se ci fosse la possibilità di creare macchine in grado di eseguire compiti affidati agli esseri umani, ma troppo ripetitivi e complessi da affrontare nel lungo termine. Oltre la necessità di una maggiore produttività, il bisogno nasceva anche dal fatto che le persone coinvolte in alcuni processi produttivi potevano farsi male per via di una disattenzione e non solo.
Qual è l’impatto dell’Intelligenza artificiale sull’economia
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nell’economia è talmente esteso che si parla di più impatti più che di una singola influenza. Come abbiamo visto parlando di economia di scala, una tecnologia avanzata può cambiare totalmente lo scenario di investimento e l’AI è proprio un’innovazione di questo tipo. Ecco un quadro sintetico di come interviene la novità nei punti più importanti dell’economia.
La produzione di impatti in ambito finanziario
Nel panorama della finanza, l’Intelligenza Artificiale interviene sulle scelte di investimento e non solo. Infatti, gli istituti di credito utilizzano l’AI per effettuare analisi di mercato sui prodotti finanziari da offrire e a chi offrirli. In più, l’IA consente un’analisi più approfondita delle tendenze nel breve, medio e lungo periodo. Quindi, i processi di valutazione e previsione cambiano radicalmente.
Anche la negoziazione avviene in modo totalmente differente. Se prima dell’avvento dell’Intelligenza Artificiale si poteva in qualche modo contare sulla riservatezza delle notizie, in uno scenario dove l’algoritmo riesce a proiettare un’azienda nel futuro con i dati che ha si viene a sapere se ci sono criticità e la negoziazione avviene in un’ottica diversa.
Chi investe diventa più oculata, ma può anche decidere di affidare le scelte strategiche all’algoritmo. In tal senso, sono già da alcuni anni a disposizione degli strumenti che lavorano in automatico anche quando l’investitore dorme, soprattutto nell’ambito del trading online.
Infine, non si deve dimenticare l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle criptovalute. Per il momento non c’è nulla di regolamentato, ma le capacità di previsione fanno ben sperare per il futuro secondo una tesi disponibile sul sito del Politecnico di Torino.
L’AI e il mondo del lavoro
Negli scenari lavorativi l’intelligenza artificiale ha forse l’impatto più devastante. Da un lato c’è una certezza: si perderanno posti di lavoro e se ne creeranno altri totalmente nuovi.
Dall’altro, il mondo del lavoro deve fare i conti con la produttività: nessun essere umano è in grado di superare l’Intelligenza Artificiale da un punto di vista strettamente esecutivo. Una macchina eseguirà il lavoro sempre meglio e più velocemente rispetto all’Uomo.
L’IA non può fare tutto, però. È vero che lo strumento sta velocizzando e ottimizzando alcuni processi, rendendoli più semplici ed efficaci. Non può, però, realizzare ancora soluzioni da zero, senza una programmazione dedicata. In alcune attività, la macchina non riesce a sostituire l’essere umano e non è detto che ci riesca nel breve termine.
Man mano che la tecnologia migliora e viene utilizzata anche dalle microimprese, sarà importante avere a disposizione professionisti in grado di usarla e di programmarla. Al momento, chi si inserisce nel settore del machine learning riesce a ottenere dai 22 mila ai 55 mila euro di RAL all’anno e solo in pochi rispondono a queste esigenze rispetto alle crescenti richieste del mercato.
Lo scenario nella produzione e lo sviluppo industriale
La manutenzione predittiva, la personalizzazione e l’efficienza nella produzione sono alcuni tratti caratteristici dell’IA, accanto a uno sviluppo industriale in tempi più brevi rispetto al passato. Come cambia il mondo dell’industria nel concreto?
Attraverso i dati ottenuti su un sistema di produzione, grazie alla manutenzione predittiva, l’AI è in grado di capire quali elementi di un macchinario si romperanno prima e perché. In più, la tecnologia consente di effettuare confronti tra una macchina e l’altra anche per le sue potenziali capacità di rompersi. Anche se si sceglie un modello destinato a rompersi, si possono trovare delle soluzioni utili prima che accada, riducendo così i costi di manutenzione.
Questa strategia si applica anche al prodotto finale. Il prezzo al dettaglio del prodotto può scendere anche perché interviene l’IA. In questo caso, la tecnologia va a verificare tutti i casi in cui si va a utilizzare l’oggetto e come questo riesce a rispondere alle esigenze del cliente finale, per capire quali possibilità di mercato ha. Questo consente di ridurre i costi di produzione ed evitare – per quanto possibile e in base ai dati disponibili – investimenti sbagliati.
Per i diritti umani
L’Intelligenza Artificiale dovrebbe consentire agli esseri umani di vivere meglio, evitando quei lavori ripetitivi, pesanti o comunque difficili da realizzare senza mettere a repentaglio la sicurezza personale. Per rendere possibile un lavoro equo con l’IA, è importante che dietro a un posto di lavoro perso ci sia una politica di welfare in grado di garantire nuove competenze e consentire così un reinserimento nel mondo del lavoro. A lungo termine, sarà importante uscire dalla logica del lavoro come unica fonte di reddito.
Come investire nell’Intelligenza artificiale
Ci sono due modi per investire nell’Intelligenza Artificiale: gli ETF e i CFD. I primi sono dei fondi per investimenti mirati alle aziende (multinazionali e start-up) che operano su questa tecnologia. I CFD sono invece contratti per differenza, cioè permettono di negoziare su più asset. Potresti ritrovarti a investire sull’Intelligenza Artificiale con l’AI.