Il Metaverso come opportunità di business da potenziare entro il 2030: quali sono i fattori in gioco? A dirlo è il rapporto di McKinsey & Company, secondo il quale il mondo in realtà virtuale potrebbe generare valore fino a 5 mila miliardi di dollari proprio tra 7 anni.
La previsione si basa su dati concreti, ma tiene in considerazione anche i fattori necessari per generare questo valore incredibile. Questi elementi sono essenziali, perché se non si dovessero verificare in tempo utile, le stime andrebbero a cambiare. In particolare, ci sono quattro fattori che possono influenzare la previsione del rapporto:
- Dispositivi di accesso. Si parla della realizzazione e della diffusione di strumenti quali i visori AR/VR, i sensori, le periferiche e gli strumenti per inviare segnali tattili. Per ottenere dispositivi di accesso, è fondamentale che questi abbiano un costo accessibile e che le materie prime siano facilmente reperibili sul mercato.
- Interoperatività e standard aperti. Il Metaverso è flessibile, ma l’utente deve poter operare su più fronti con degli standard aperti, in modo che la piattaforma sia semplice da gestire. In più, uno standard aperto garantisce l’accesso agli sviluppatori, che possono inserire nuove funzioni e opportunità per l’utente. L’interoperatività è, invece, la possibilità di scambiarsi e di utilizzare informazioni.
- Piattaforme facilitanti. Per chi non conosce il codice e vuole semplicemente usare il Metaverso da utente, le piattaforme devono facilitare l’accesso e consentire anche a un non addetto ai lavori di effettuare le operazioni più comuni.
- Strumenti di sviluppo. Se gli sviluppatori sono una delle chiavi di successo, impostare strumenti che siano utili durante questo processo anche da aziende esterne fa la differenza.
I settori coinvolti nel metaverso
Tutto questo non servirà a nulla se non si ottimizzerà l’user experience, cioè il modo in cui l’utente interagisce e le sensazioni che ne riceve. Secondo la stima evidenziata dal rapporto, entro il 2030 oltre il 50% degli eventi Live potrebbe essere seguito nel Metaverso, generando valore per oltre 5 mila miliardi di dollari.
In più, settori inaspettati per i più, come i siti di incontri online, possono trovare nel Metaverso nuove opportunità di business, grazie alle sensazioni in più e di maggior valore per l’utente che il Metaverso può offrire.
Le aziende che pensano al Metaverso come ponte per i loro prodotti e servizi sono già in moto. Un esempio è Fiat, che ha realizzato uno showroom nel Metaverso per la presentazione della 500 Full Electric nel 2024. Per ottenerlo, la Fiat sta collaborando con Microsoft e Touchcast.
Il settore turistico ha già sperimentato l’esperienza utente virtuale per attirare un pubblico prima precluso come chi non può viaggiare per motivi di salute. Poi, ci sono anche le opportunità per chi vuole assaggiare prima un luogo e pensare alla prenotazione già all’interno del Metaverso, magari prenotando l’hotel nella versione virtuale della struttura ricettiva per un soggiorno reale.
WikiPoint e il lancio dell’esperienza Wikipoint-City
In questo contesto nasce l’attività di WikiPoint con l’esperienza Wikipoint-City realizzata dalla start up milanese Digiwow. Il progetto ha come obiettivo di portare le PMI nel Metaverso e offrire loro una soluzione funzionale al fine di generare lead attraverso un nuovo canale marketing in affiancamento con quelli utilizzati attualmente dalle aziende.
Ogni città avrà a disposizione 30 spazi per i negozi e altrettanti per gli uffici. Le prenotazioni sono valide fino al 18 gennaio, quando Wikipoint-City aprirà ufficialmente al pubblico.
I vantaggi di business per un’azienda che si apre in questo modo al Metaverso sono diversi: possibilità di aprire sedi virtuali in tutto il mondo, gestire il negozio e l’ufficio come dei siti online ma offrendo all’utente tutta l’esperienza di un’attività con sede fisica, gestione migliore del servizio cliente, soluzioni per e-commerce alternative o complementari al sito web, ecc.
Il gestore del negozio può organizzare tutti gli aspetti dell’attività attraverso un Content System Manager di un e-commerce. Così è facile indicare il numero di prodotti, verificare ordini e spedizioni e portare avanti l’attività nel Metaverso anticipando la concorrenza.
Barbara Leonetti CEO di WikiPoint descrive il progetto
Barbara Leonetti founder & CEO della start up WikiPoint:”La creazione di una piazza non è solo accogliere shop e uffici affinchè ogni cliente possa rappresentare la propria attività commerciale, è anche creare un concetto di “festa di vita”. L’idea è quindi, da parte di WikiPoint, accogliere eventi, manifestazioni, lancio prodotti, esperienze, concerti in piazza per generare del traffico. Ogni visitatore si troverà esperienze diverse, potrà partecipare alle iniziative e al contempo visitare shop/uffici, esattamente come accade nelle piazze “reali” conclude la CEO Leonetti: “Utilizziamo un modello internazionale. Il nostro team che consta più di 20 professionisti ha background e culture diverse. Solo cosi riusciamo a operare con i migliori professionisti nel mondo 3D, per sviluppare nuove features della piattaforma e migliorarne l’experience.”
Un esempio è il progetto realizzato per Cortina D’Ampezzo, dove si potrà esplorare la cittadina nel Metaverso. Le aziende che si saranno prenotate avranno la precedenza, mentre le altre avranno comunque la possibilità di inserirsi (in base agli slot disponibili per città) in un secondo momento. Il Metaverso non è solo una moda passeggera di cui si parla ed è strutturata per restare e per svilupparsi.
Conclusioni
L’attività nel Metaverso non può prescindere da alcuni strumenti che sono parte del contesto contemporaneo. Per questo, da WikiPoint si è pensato a soluzioni per l’integrazione dei servizi di messaggistica istantanea più comuni, come WhatsApp, e un modulo per lead generation, inteso non solo per gli ordini, ma anche per impostare una newsletter per gli utenti di ritorno e non.
Gli avatar 3D e le soluzioni personalizzate per il business fanno il resto in vista delle nuove opportunità che sono già qui.