L’Italia è da sempre un paese ricco di talento, creatività e forte spirito imprenditoriale. Questo è un dato di fatto che rappresenta la realtà la Belpaese.
In questi ultimi anni, sono molte le start-up che hanno saputo distinguersi nel panorama nazionale e internazionale, grazie soprattutto a servizi e prodotti innovativi, in grado di rispondere alle sfide del mercato.
Ci sono alcune realtà che per il prossimo anno rientrano sicuramente tra quelle più promettenti e in questo articolo vogliamo andare ad analizzare nel dettaglio le start-up italiane che reputiamo più promettenti.
Agricolus
Il settore dell’agricoltura riveste un ruolo di straordinaria importanza, ecco perchè la start-up Agricolus ha l’obiettivo di offrire soluzioni di precisione che si basano sull’analisi dei dati e sull’intelligenza artificiale.
Agricolus viene fondata nel 2016 e, oltre che in Italia, opera in altri paesi europei e non solo. Si fonda su una piattaforma cloud che integra i dati che provengono da sensori, droni e stazioni meteo.
Questa grande mole di dati permette di poter fornire agli agricoltori informazioni e suggerimenti che possono migliorare il proprio lavoro, prevenire le malattie, aumentare la qualità e la produttività.
Scalapay
Scalapay è una start-up fintech che offre un servizio di pagamento a rate online, senza interessi e senza la necessità di dover essere in possesso di una carta di credito.
Viene fondata nel 2019 e opera, oltre che in Italia, anche in Portogallo, Germania, Spagna, Francia e Australia.
Uno dei punti forti di Scalapay è la stretta collaborazione con colossi come Prada, Guess e Sephora, grazie ai quali offre ai propri clienti una vasta gamma di prodotti tra i quali scegliere.
Nel 2022, Scalapay è diventata la start-up italiane a raggiungere per prima la valutazione di un miliardo di euro, entrando così a far parte del prestigioso club degli unicorni.
Per il prossimo anno sono previste diverse novità che porteranno Scalapay a diventare sempre più attrattiva per clienti e investitori.
Maximatch
Maximatch è una start-up che permette di cercare e condividere testi delle canzoni.
Fondata nel 2010, oggi conta qualcosa come settanta milioni di utenti attivi ogni mese, un risultato straordinario che pare destinato a migliorare ulteriormente.
La piattaforma permette la creazione di playlist personalizzate, la scoperta di nuova musica e la riproduzione che può addirittura avvenire in tempo reale durante i concerti.
Oggi Maximatch è senza dubbio leader mondiale nel settore e inoltre collabora con i principali servizi di musica in streaming come Apple Musica e Spotify.
Newcleo
Newcleo è una start-up fondata nel 2022 a Torino, con l’obiettivo ambizioso di portare sul mercato reattori di quarta generazione e un combustibile a base di rifiuti radioattivi.
I numeri parlano chiaro, la start-up è riuscita a raccogliere oltre quattrocento milioni di euro provenienti da investitori e ha avviato dei progetti di successo in Francia e Inghilterra.
Sostanzialmente la tecnologia di Newcleo si fonda su reattori nucleari che non emettono anidride carbonica e che sono in grado di assorbire le scorie prodotte dai reattori tradizionali.
Broxlab
Broxlab è una start-up calabrese che offre soluzioni legate alla realtà virtuale e aumentata per la formazione, l’educazione e il marketing.
La start-up ha sviluppato una particolare piattaforma cloud che garantisce la possibilità di creare e gestire esperienze personalizzate, pur senza essere in possesso di competenze tecniche.
Microchirurgia
Si tratta di una start-up milanese che sviluppa dispositivi medici innovativi per la microchirurgia.
Ad esempio, è stato creato un microscopio digitale che consente di visualizzare e manipolare i tessuti con una precisione e risoluzione straordinarie, migliorando notevolmente i risultati degli interventi chirurgici.
Enerbrain
Enerbrain è una start-up che offre soluzioni per il risparmio energetico e il comfort degli edifici, andando quindi a incidere in un settore estremamente importante e strategico per il presente e il futuro.
Questa start-up si basa su un sistema di sensori e attuatori che tengono sotto controllo e regolano in tempo reale i parametri ambientali degli edifici, come ad esempio temperatura, umidità, qualità dell’aria e così via.
Grazie a Enerbrain è possibile ridurre i consumi energetici fino al 30%, migliorando il benessere delle persone e riducendo drasticamente le emissioni di CO2.
Nanomaterials
Nanomaterials è una start-up nata a Roma che produce nanomateriali avanzati per applicazioni industriali e mediche.
La start-up italiana ha brevettato una speciale tecnologia che consente di sintetizzare nanotubi di carbonio e grafene in tempi rapidi, in modo economico e sostenibile.
Quali sono le sfide che le start-up italiane devono affrontare?
Le start-up italiane devono affrontare numerose sfide per potersi affermare nel mercato e nella società, sia a livello nazionale che internazionale.
In particolare, tra le difficoltà maggiori troviamo:
- Scarsità di capitali di rischio: l’Italia è uno dei paesi europei che investe meno nelle start-up. Infatti, la differenza con altri paesi come Germania, Francia e Regno Unito è abissale;
- Complessità burocratica: il problema della burocrazia italiana è sotto gli occhi di tutti. Fare impresa nel nostro paese è estremamente complicato e tra le aree critiche ci sono la realizzazione di impresa, il carico fiscale, l’ottenimento dei permessi e l’esecuzione dei contratti;
- Mancanza di talenti: l’Italia ha una sofferenza evidente dovuta ad una carenza di competenze digitali e imprenditoriali, che sono fondamentali per lo sviluppo e l’innovazione delle start-up. I dati dicono che l’Italia si colloca al 25° posto, sui 28 paesi dell’Unione Europea, per le competenze digitali dell’intera popolazione, con solo il 43% degli italiani che ha almeno una competenza digitale di base;
- Resistenza al cambiamento: infine non possiamo negare che nel nostro paese via sia una certa resistenza al cambiamento, determinata soprattutto da una forte tradizione cultura e storica che, di conseguenza, si riflette sulla scarsa apertura all’innovazione. Tra i fattori che ostacolano le novità citiamo la qualità delle istituzioni, la collaborazione tra università e industria, la domanda di prodotti e servizi innovativi e la diffusione di tecnologie emergenti.