Informarsi su quale piano di accumulo scegliere è importante per il tuo futuro. Investire su un PAC è indubbiamente una scelta intelligente, ma è altrettanto essenziale sapere su quale puntare e i criteri da tenere in considerazione.
I vantaggi di un piano di accumulo sono molteplici: il rischio è basso; non servono grandi capitali per iniziare, è molto flessibile e puoi scegliere quanti soldi investire periodicamente.
Quale piano di accumulo scegliere: consigli di partenza
Prima di vedere quale piano di accumulo scegliere (non siamo consulenti, ci basiamo sulle analisi di mercato e sulle migliori esperienze suggerite dagli altri portali) cerchiamo di fare una breve premessa su come funziona.
Il PAC prevede di accantonare progressivamente un capitale di denaro (tramite dei versamenti costanti e periodici). Il capitale viene investito nei mercati finanziari (in particolare in obbligazioni e azioni).
Il motivo per cui l’investimento prevede un rischio basso è legato alla distribuzione dell’investimento, che viene dilazionata in periodi medio – lunghi così da poter ridurre le oscillazioni di mercato e contrastare i periodi di forte volatilità.
Il ruolo di un PAC è quello di unire due fasi: la prima che ha come obiettivo accumulare capitale e la seconda di investire la somma di denaro così da poterlo preservare da inflazione e rincari.
La flessibilità come priorità
Il miglior piano di accumulo che puoi scegliere è quello più flessibile. Esistono soluzioni finanziarie che ti permettono di partire con un budget molto basso (anche iniziando da 100 euro al mese).
La diversificazione è alla base del successo. Questo perché puoi contenere i danni e preservare il capitale mitigando le oscillazioni e la volatilità del settore.
Tra obbligazioni e azioni
In realtà non esiste un PAC migliore dell’altro. Quello che cambia è l’azienda che te lo propone (accertati della sua affidabilità) e la sua natura (obbligazionario o azionario). Sicuramente i piani di accumulo che puntano sulle azioni sono quelli che performano meglio ma che hanno anche un grado di rischio maggiore.
Naturalmente devi fare un’analisi attenta di mercato, ponendo attenzione alle fluttuazioni del settore e alle novità dell’intero mercato.
Ogni investimento va ragionato secondo i propri obiettivi. Qualora fossi più conservativo e meno propenso al rischio, la soluzione potrebbe essere quella di investire in PAC misti (composti sia da azioni che da obbligazioni).
Di cosa è composto il PAC?
Quando scegli di determinare il PAC migliore puoi valutare attentamente la sua composizione. Una soluzione allettante potrebbe essere un piano di accumulo ben diversificato e che al suo interno abbia degli ETF.
Se dovessi chiederci quale piano di accumulo scegliere, sicuramente tra le priorità considereremmo un prodotto flessibile e svincolato alla durata minima. Assicurati che il PAC può essere sospeso in qualunque momento senza pagare costi aggiuntivi oppure penali.
L’ultima attenzione che ti suggeriamo di porre è relativa ai costi di commissione. Se sono troppo alti è preferibile optare per un intermediario meno costoso.