Anche le case automobilistiche stanno dirottando i propri investimenti proprio per la produzioni di veicoli elettrici, in modo tale da arricchire il mercato e dare al cliente una maggiore scelta.
Le auto elettriche rappresentano il futuro della mobilità sostenibile, questa almeno è la strada tracciata anche a livello politico, basti pensare allo stop alle vendita delle auto termiche a partire dal 2035, almeno in Europa.
Non mancano le incognite e non sono trascurabili. I potenziali acquirenti sono spaventati dai dubbi relativi all’autonomia e alla ricarica dei veicolo.
Inoltre, è oggettivo il fatto che un’auto elettrica costa di più di un veicolo con motore termico e di pari categoria.
Quando si parla di auto elettriche, non si può non citare Tesla, il colosso americano che sta attualmente attraversando un periodo di crisi senza precedenti.
Infatti, il valore delle azioni è crollato del 40% nell’ultimo anno, mentre i principali competitor hanno guadagnato fette di mercato.
Ma quali sono le cause del crollo di Tesla? E quali prospettive ci si può aspettare? Lo scopriamo in questo articolo.
Da dove nasce il crollo di Tesla?
Non è facile individuare una singola causa dietro alla crisi di Tesla, gli esperti ritengono infatti che le ragioni di tale situazione siano diverse. Tra le più importanti citiamo:
- La qualità del prodotto: Tesla ha ricevuto un gran numero di critiche, oltre a diverse denunce, per difetti e problemi di sicurezza legati alle proprie auto. Ad esempio, batterie che prendono fuoco, freni che non funzionano, tetti che a volte si staccano e sistemi di guida autonoma che causano incidenti;
- Mancata innovazione: Tesla ha di fatto perso il vantaggio competitivo accumulato in campo tecnologico. Non è più in grado di sorprendere il mercato con i propri modelli e le funzionalità ad essi connesse. Infatti, mentre la casa americana si concentra sulla produzione di massa della Model 3, le rivali hanno lanciato sul mercato auto elettriche più avanzate, come ad esempio la Toyota Mirai o la Hyundai Ioniq 5;
- Concorrenza: la stragrande maggioranza delle case automobilistiche stanno investendo cifre importanti per produrre nuovi veicoli elettrici, quindi Tesla si trova a dover affrontare una concorrenza agguerrita. Non solo, si stanno affacciando sul mercato nuovi attori come Apple e Google, che stanno investendo miliardi nello sviluppo di auto elettriche e autonome. Inoltre, ci sono start-up innovative, come Lucid Motors e Rivian, che stanno sfidando Tesla nel settore del lusso e dei fuoristrada. E non dimentichiamo le auto cinesi;
Quali sono le prospettive per il futuro di Tesla?
Abbiamo parlato dei motivi che hanno causato il crollo di Tesla, ma il brand guidato da Elon Musk ha ancora dei punti di forza che potrebbero aiutare l’azienda a tornare ad essere leader nel mercato delle auto elettriche.
Ci sono alcuni aspetti che permettono di guardare con ottimismo al futuro dell’azienda, ad esempio:
- La presenza di Elon Musk: il CEO di Tesla è un personaggio carismatico, con una visione geniale, capace di attrarre l’attenzione di media, consumatori e investitori grazie ai propri progetti;
- La fedeltà dei clienti: Tesla può contare su una base di clienti fedeli e appassionati, che hanno grande amore verso il marchio, i valori e lo stile di vita che esso rappresenta. Questa tipologia di clientela è disposta a sopportare anche i difetti o i ritardi nelle consegne, a partecipare alle iniziative e agli eventi organizzati da Tesla e difendere l’azienda dagli attacchi esterni;
- La diversificazione dei prodotti: è noto che Tesla non è solamente un’azienda che produce auto elettriche, si occupa anche di energia rinnovabile, batterie, pannelli solari, software e servizi. Questi prodotti danno all’azienda la possibilità di creare sinergie, di generare nuovi introiti e di ampliare il mercato.
Le opinioni degli investitori
Ascoltare il parere degli investitori è assolutamente fondamentale. Per quanto riguarda Tesla, ci sono opinioni contrastanti.
In primo luogo, alcuni sono estremamente ottimisti e si dicono sicuri che Tesla possa recuperare il proprio vantaggio competitivo grazie ai motivi di cui abbiamo parlato poco fa.
Altri però si definiscono pessimisti e credono che l’azienda americana abbia iniziato il proprio declino a causa della bassa qualità dei prodotti e della concorrenza.
Il valore delle azioni Tesla, come detto, è crollato del 40% nell’ultimo anno, ed è un dato che ovviamente deve far riflettere e genera legittime preoccupazioni.
La società dovrà dimostrare di essere in grado di risolvere i problemi di qualità, rinnovare la propria offerta, contrastare la concorrenza e sfruttare i vantaggi competitivi per evitare la fine di un’era.
Auto elettriche, quali prospettive per il futuro?
Il crollo di Tesla pone l’attenzione sul mercato delle auto elettriche in generale. I veicoli a zero emissioni stanno conquistando fette di mercato, ma è chiaro che ci sono diverse sfide da affrontare prima di potersi affermare in maniera definitiva.
Il futuro del mercato è oggetto di dibattiti continui, ma gli esperti sono generalmente abbastanza fiduciosi e ottimisti, ritenendo che il settore abbia prospettive di crescita molto importanti.
Ci sono alcuni fattori che influenzeranno il futuro dell’auto elettrica, ovvero:
- La transizione energetica verso una mobilità più pulita, che andrà a favorire la domanda di auto a zero emissioni;
- L‘innovazione tecnologica, che porterà ad un miglioramento delle prestazioni, dell’affidabilità e della convenienza delle auto elettriche, sia dal punto di vista delle batterie, dei motori, dei sistemi di ricarica, che dal punto di vista della connettività, dell’autonomia e dell’intelligenza
- La domanda dei consumatori, che sarà sempre più elevata grazie ai benefici delle auto elettriche in termini di risparmio, comfort e sicurezza.
Tra le sfide di maggiore difficoltà troviamo il costo elevato, in quanto un’auto elettrica ha un prezzo di listino elevato se confrontato con un’auto termica. Nonostante gli incentivi, questo è un problema che dovrà essere risolto.
Non solo, molto bisognerà fare per quanto riguarda l’autonomia, la quale oggi è ancora troppo limitata e soggetta a diverse variabili.
Infine, sarà necessario creare un’infrastruttura di ricarica adeguata, in grado di soddisfare le necessità dei conducenti di auto elettriche.