La biodiversità è una varietà di forme di vita che abitano nel nostro pianeta. Parliamo di una risorsa incredibilmente importante e imprescindibile per il benessere dell’intera umanità e degli ecosistemi.
Infatti, la biodiversità ci fornisce cibo, acqua, aria, medicina, materiali e tanti altri servizi ecosistemici che sostengono la nostra esistenza.
Purtroppo però la biodiversità è minacciata da numerosi elementi, pensiamo ad esempio alla distruzione e alla frammentazione degli habitat, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento e i cambiamenti climatici.
Tutti questi fattori, che molto spesso sono causati dall’attività dell’essere umano, stanno causando una forte perdita di biodiversità.
Parliamo di una situazione potenzialmente devastante e che non ha precedenti nella storia della Terra.
Qual è la situazione attuale?
Partiamo da un dato drammatico, il quale è in grado di farci capire cosa sta succedendo e perchè è così importante intervenire immediatamente.
Infatti, dal 1970 al 2016, la biodiversità è diminuita del 68% e la tendenza è in netto peggioramento.
Nel 2019 è stato effettuato il rapporto della Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità, che ha coinvolto oltre quattrocento esperti da cinquanta paesi diversi.
Ebbene, si stima che un milione di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione da qui ai prossimi decenni. L’unica soluzione è quella di invertire subito la rotta.
Non solo, un altro rapporto a cura della Convenzione sulla diversità biologica, ha preso in esame i progressi effettuati dai 196 paesi che hanno firmato l’accordo per raggiungere gli obiettivi di Alchi per la conservazione della biodiversità.
Anche in questo caso i risultati sono allarmanti, infatti nessuno dei paesi coinvolti ha raggiunto pienamente gli obiettivi fissati e solo sei di loro hanno raggiunto il risultato parzialmente.
Questi dati mettono in evidenza che la crisi della biodiversità è una realtà oggettiva, chiara e urgente, la quale richiede un’azione immediata e coordinata a livello mondiale.
Crisi della biodiversità: quali sono le cause?
Dobbiamo dire che, purtroppo, tutte le cause della crisi della biodiversità sono legate principalmente dall’impatto delle attività umane sulla dinamiche naturali degli ecosistemi. Tra le principali, possiamo citare:
- Distruzione e frammentazione degli habitat: la conversione di aree naturali in terreni agricoli, urbani o industriali, le deforestazione, il disboscamento e la perdita di habitat marini e d’acqua dolce, riducono drasticamente lo spazio vitale e le risorse che sono a disposizione per le specie. Non solo, alterano pesantemente le reti trofiche e le interazioni ecologiche, favorendo la diffusione di specie invasive, aumentando la vulnerabilità agli eventi estremi.
- Sfruttamento delle risorse naturali: un altro problema evidente è che pesca, caccia, bracconaggio, agricoltura intensiva, allevamento, estrazione mineraria e uso di combustibili fossili, richiedono più risorse di quelle che gli ecosistemi sono in grado di produrre, provocando quindi il declino delle popolazioni, il danneggiamento della funzionalità degli ecosistemi e l’estinzione di specie.
- Inquinamento: l’emissioni di gas serra, l’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi, plastica e altre sostanze chimiche, il rilascio di rifiuti solidi, liquidi e radioattivi e il rumore, alterano irrimediabilmente la composizione chimica e fisica di acqua, aria e suolo. Questo significa compromettere la salute e la riproduzione della specie, riducendo la capacità degli ecosistemi di riciclare i nutrienti.
- Le specie invasive: la diffusione di queste specie, favorita dai trasporti, dal commercio e dai cambiamenti climatici, altera quelli che sono gli equilibri ecologici, inoltre competono con le specie native per le risorse, trasmettendo malattie, modificando gli habitat e riducendo la diversità biologica.
- Cambiamenti climatici: l’aumento della temperatura a livello globale, l’innalzamento del livello dei mari, la frequenza e la violenza degli eventi meteorologici estremi e la riduzione di ghiacci e nevi, influenzano chiaramente la distribuzione, l’abbondanza, il fisiologia, la sopravvivenza e l’evoluzione delle specie, andando a modificare gli habitat.
- Malattie emergenti: è evidente che la perdita di biodiversità impatta negativamente anche sull’alimentazione e limita la scoperta di nuovi farmaci. Inoltre, i cambiamenti nello sfruttamento del suolo hanno obbligato migliaia di specie a entrare in contatto in maniera più stretta, favorendo la comparsa di nuove malattie.
Quali sono le conseguenze?
Abbiamo parlato delle cause, le quali dipendono prevalentemente dall’attività dell’essere umano. Purtroppo le conseguenze sono davvero importanti e tra quelle principali citiamo:
- Perdita di risorse naturali: la crisi della biodiversità può portare ad una ridotta disponibilità e qualità di risorse, le quali sono assolutamente essenziali per tutti noi.
- Impatto sul comparto dell’agricoltura: la scomparsa di varietà genetiche rende colture e allevamenti maggiormente soggetti a malattie e vulnerabili verso i cambiamenti climatici.
- Problemi per la salute umana: la perdita di biodiversità può avere conseguenze dirette e indirette sulla salute di tutti noi.
- Perdita di habitat: che mette a rischio la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali.
- Bassa resilienza degli ecosistemi: infine, la crisi della biodiversità rende gli ecosistemi molto più vulnerabili ai cambiamenti climatici e alle malattie .
Come intervenire per contrastare la crisi della biodiversità?
La crisi della biodiversità è un problema complesso che riguarda tutto il mondo e che richiede quindi di intervenire attuando alcune soluzioni, tra cui:
- Cambiamento dei modelli dietetici, per ridurre la domanda di cibo, favorendo l’assunzione di alimenti vegetali che hanno un impatto minore sulla biodiversità e sul clima.
- Agricoltura più sostenibile: utilizzando meno pesticidi, fertilizzanti, energia e acqua.
- Sostegno alla ricerca: l’innovazione e l’educazione sulla biodiversità, oltre che alla sensibilizzazione su questo tema, favorisce la diffusione di conoscenze e tecnologie più rispettose della natura.
Si tratta di soluzioni praticabili, che possono generare benefici economici, sociali e ambientali. Ma è necessaria una forte volontà politica e una partecipazione attiva da parte di tutti.
La biodiversità è una risorsa fondamentale per il nostro pianeta e la crisi che sta attraversando non è solo un problema ambientale, ma anche economico, sociale e sanitario.
Per questo è necessario cambiare il nostro modo di produrre, consumare e vivere, in modo da ridurre il più possibile l’impatto sulla natura.
Infine, è indispensabile rafforzare la collaborazione tra gli attori in campo, per definire e attuare obiettivi, strategie e azioni mirate.
Solo così potremo garantire la conservazione e il recupero della biodiversità.