Conviene comprare un rudere? Molto spesso, tra le tantissime opzioni di coloro che vogliono acquistare casa, rientra molto spesso anche la possibilità di acquistare un rudere oppure un edificio collassato.
Ma acquistare un immobile di questo tipo può essere davvero così conveniente? Continua a leggere l’articolo per saperne di più.
Conviene comprare un rudere: ecco quanto è vantaggioso
Se anche tu vuoi sapere se conviene acquistare un rudere sei nel posto giusto. Quando si parla di “ruderi” si fa riferimento ai fabbricati non agibili in stato di abbandono e non adatti a produrre un reddito.
Gli immobili collabenti rientrano nella categoria catastale F/2 quali fabbricati diruti, in stato fatiscente e ruderi. In ogni caso – qualora si decida di acquistare un edificio di questa tipologia – è bene tenere a mente che il processo di compra – vendita è lo stesso di un’abitazione in buono stato.
Tutti coloro che scelgono di acquistare un rudere piuttosto che un’abitazione tradizionale, lo fanno principalmente per la convenienza economica: infatti la ricostruzione e la demolizione di questi edifici possono essere effettuate sfruttando l’Ecobonus.
Qualora i lavori di demolizione e ricostruzione generano un’ampliamento, risultando come “nuova abitazione”, non permetteranno di avere accesso alle agevolazioni fiscali – come ad esempio il Piano Casa – per la nuova parte realizzata.
Unico dei pochi vantaggi della quale si può usufruire – qualora si tratti di una prima casa – è l’agevolazione sull’IVA al 4% per tutti i lavori che riguardano l’ampliamento della struttura dell’immobile.
Cosa controllare prima di acquistare un rudere
Prima di procedere con un qualsiasi lavoro di ristrutturazione è importante acquistare sia l’immobile che il terreno che lo circonda valutando con attenzione i seguenti fattori:
- Piano regolatore della zona;
- Tipologia di interventi da realizzare;
- Permessi necessari per l’effettuazione dei lavori.
Il notaio potrebbe richiedere una verifica catastale per individuare non solo le caratteristiche dell’immobile ma anche la sua destinazione d’uso e le condizioni di degrado in modo da comprendere se l’immobile sia ancora adatto allo scopo abitativo.
Una volta eseguite tutte le verifiche del caso – il notaio – richiederà le visure sia del rudere che del terreno sulla quale quest’ultimo è posto per poi far procedere con il pagamento dell’imposta di registro.
L’imposta subisce delle variazioni a seconda del valore complessivo dell’immobile: nel caso del rudere, una volta eseguita la ristrutturazione andrà pagata come se si fosse effettuato l’acquisto di un’area edificabile.
In questo articolo ti abbiamo spiegato se conviene comprare un rudere. Ti ricordiamo che gli edifici hanno una vita media che si aggira tra i 50 e i 100 anni, ma possono avere una maggiore attraverso l’esecuzione della manutenzione programmata.