Quanti soldi servono per aprire una startup? Per un’azienda di successo, purtroppo non è sufficiente avere una buona idea di business, ma è importante redigere fin da subito un business plan che faccia una stima adeguata di quanto le operazioni attuate da questa nuova attività siano sostenibili e profittevoli nel lungo periodo.
La cosa fondamentale da cui partire – in modo particolare quando il budget è insufficiente – è quello di fare un’attenta valutazione di tutte le operazioni e i costi che dovranno essere sostenuti.
Quanti soldi servono per aprire una startup: spese di base
Sei curioso di sapere quanti soldi servono per aprire una startup? Prima di vedere nel dettaglio quali sono i costi che dovrai sostenere devi tenere in considerazione che l’apertura di una startup non ha un prezzo fisso, ma varia a seconda di diversi fattori quali: settore in cui si opera, collaboratori e professionisti, macchinari e tasse.
I costi vivi e i costi di gestione fanno parte di quelle spese mensili che ogni business (startup compresa) deve sostenere. Per comprendere meglio il costo complessivo per l’apertura di questo tipo di azienda vediamo nel dettaglio tutte le spese che dovranno essere sostenute.
Assegnazione della forma societaria
La prima decisione da prendere è la forma societaria. Una startup può essere aperta come società di persone o di capitali, e nella maggior parte dei casi la preferenza ricade su una Srl (Società a Responsabilità Limitata) oppure la Srls.
Queste due forme di società infatti, permettono di avere dei costi inferiori rispetto ad esempio ad una S.P.A, oltre che poter attuare delle manovre finanziarie ad hoc, abbattendo le imposte con deduzioni e detrazioni delle spese da affrontare.
Oneri notarili
Gli oneri notarili sono le spese che incidono più, in quanto la parcella del notaio ha un costo che varia tra i 1.000€ e i 1.700€ più IVA (in Italia fissata al 22%). Dal mese di dicembre del 2021, l’Italia, grazie d una direttiva europea ha reso possibile effettuare l’atto di costituzione di startup online tramite videoconferenza, così da far risparmio sui costi per il notaio.
Questa strategia – come anticipato – ha permesso un abbattimento dei costi del notaio non indifferente, riducendo la spesa degli oneri a 500€.
Versamento capitale sociale
Quando la startup viene costituita, il primo passo da compiere è quello del versamento del capitale sociale: se la forma societaria scelta è quella di una srl semplificata è sufficiente “1€“, mentre per le srl ordinarie il capitale sociale minimo è 10.000€.
Soltanto nel caso in cui vi sia un unico socio oppure il capitale sociale sia inferiore ai 10.000 euro, dovrà essere versato in un’unica volta. In tutti gli altri casi si potrà procedere versando il 25% del capitale sociale dell’impresa.
Gli ulteriori costi per l’apertura di una startup comprendono:
- Imposta di registro: nota anche come imposta della registrazione degli atti, ha un costo che si aggira intorno ai 200 euro.
- Tassa di concessione governativa: va corrisposta all’Agenzia delle Entrate ed ha un costo di 309,87 euro più la marca da bollo da 16 euro. Questo prezzo è fisso sia per le srl che per le srls.
- Diritto camerale: è un tributo che pagano tutti coloro che sono iscritti al Registro delle Imprese. Anche se non ha un costo fisso ma varia a seconda della Camera di Commercio, si parte da una base di 130 euro con delle variazioni del 20%.
In questo articolo ti abbiamo spiegato quanti soldi servono per aprire una startup. Quelli sopra elencati sono tutti i costi che devono essere sostenuti, alcuni non sono fissi ma subiscono delle variazioni da Regione a Regione.