Eni, multinazionale operante nel settore dell’energia, ha delineato un ambizioso piano di azionariato diffuso per i suoi dipendenti, mirando a consolidare il senso di appartenenza e la partecipazione alla crescita del valore aziendale, in sintonia con gli interessi degli azionisti. Il CEO Claudio Descalzi ha orchestrato un programma articolato che si articola su più anni, con fasi di implementazione ben definite.
Il piano, che sarà presentato all’assemblea degli azionisti convocata per il 15 maggio 2024, prevede una serie di iniziative significative. Inizialmente, sarà distribuita per la prima volta una quota di azioni gratuite ai circa 20mila dipendenti, con l’obiettivo di coinvolgerli attivamente nel successo dell’azienda. Questa iniziativa sarà avviata in Italia per poi essere progressivamente estesa alle società estere del gruppo.
Le modalità di assegnazione degli asset aziendali saranno articolate nel tempo. Nel dettaglio, il piano prevede due assegnazioni annuali, programmate per il 2024 e il 2025, di azioni gratuite per un controvalore monetario individuale di 2mila euro all’anno. Un elemento chiave di questa distribuzione è il periodo di lock-up di 3 anni, durante il quale le azioni non potranno essere cedute, assicurando un impegno a lungo termine da parte dei beneficiari.
Da notare che a partire dal 2026, il programma subirà una significativa evoluzione. Si introdurrà una modalità di co-investimento, dove i dipendenti, acquistando azioni, riceveranno in cambio un’ulteriore assegnazione di azioni gratuite pari al 50% di quelle acquistate, fino a un massimo di mille euro. Anche in questo caso, sarà applicato un periodo di lock-up, seppur ridotto a un anno per le azioni acquistate e mantenuto a tre anni per quelle assegnate gratuitamente.
Il piano non tralascia neanche i dirigenti, prevedendo un’assegnazione annuale simbolica di un’azione per coloro che partecipano al piano d’Incentivazione Lungo Termine azionario in essere.
Parallelamente a queste iniziative, Eni ha completato un programma di buyback, aprendo la possibilità per il Tesoro di collocare fino al 4% delle azioni.
L’assemblea degli azionisti, oltre ad esaminare il piano di azionariato diffuso, dovrà deliberare sull’approvazione del bilancio di esercizio 2023, l’attribuzione dell’utile, l’utilizzo delle riserve disponibili a titolo e in luogo del dividendo 2024 e sull’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, incluso il nuovo programma di buyback.
L’obiettivo di questo complesso piano è chiaro: coinvolgere attivamente i dipendenti nell’andamento e nel successo dell’azienda, stabilendo un legame più stretto tra il loro impegno e la crescita del valore per gli azionisti. Eni si conferma così non solo come un leader nel settore energetico, ma anche come un esempio di impegno verso il coinvolgimento dei dipendenti nella crescita aziendale.