Edilizia del futuro e strumenti singolari per realizzare nuove costruzioni. Pare incredibile ma una nuova sperimentazione realizzata da PLP Labs ha dimostrato come sia possibile sviluppare un sistema modulare, attraverso l’uso di mattoni ottenuti dalla coltivazione del micelio dei funghi, in casse in legno stampato in 3D.
La nuova strada percorribile nel settore dell’edilizia sostenibile
il micelio ha delle proprietà isolanti, ignifughe, dura a lungo e si è rivelato adatto per la creazione di quelli che possiamo definire biomateriali. E aprendo così una nuova strada percorribile nel settore dell’edilizia sostenibile.
Lasciando per un attimo da parte i materiali tradizionali da costruzione, come l’alluminio, il cemento, l’acciaio, che hanno un impatto negativo per via del carbonio. Sono state quindi messe in campo e sperimentate dal vivo le potenzialità interessanti dei mattoni di funghi.
Questo tipo di materiale edile si distingue proprio per l’alto grado di sostenibilità, questi mattoni sono biodegradabili, rinnovabili e possono essere coltivati in modo semplice e con un impatto ambientale praticamente quasi a zero. Sono resistenti al fuoco, leggeri e hanno grandi potenzialità.
Possiamo parlare quindi di un abbinamento vincente tra innovazione, esigenze dell’ingegneria edile e caratteristiche naturali, di materiali provenienti dal mondo vegetale. Il micelio viene collocato all’interno di veri e propri gusci di legno. Quindi il sistema modulare per le costruzioni è costituito da un insieme di blocchi di mattoni, realizzati con l’impiego del micelio dei funghi.
Mattoni di origine vegetale
Questi si incastrano perfettamente uno all’altro come un nuovo ed incredibile gioco della LEGO; i mattoni coltivati in laboratorio sono stati ottenuti da l’assemblaggio di un substrato multiplo di micelio coltivato su scarti agricoli. Come trucioli di legno, paglia, segatura e quant’altro. Ma tutto assolutamente di origine naturale. Il micelio ha in seguito proliferato all’interno del substrato del materiale di accoglienza, creando così uno strato resistente, compatto e denso.
Una serie di blocchi modellati in diverse forme, questo composto biologico viene in seguito essiccato da una fonte intensa di calore per bloccarne la crescita, la proliferazione e la germogliazione. Rendendo questo il materiale assolutamente inerte. Quindi adatto ad essere utilizzato per la costruzione edile. Questo complesso processo produttivo segna un grosso passo avanti nella ricerca dei nuovi potenziali nel settore dell’edilizia biosostenibile. Ma anche nell’architettura applicata all’urbanistica sia pubblica che privata.
Un futuro anche nell’edilizia nel rispetto dell’ambiente
Si aprono nuovi orizzonti per un futuro sostenibile, dove il micelio con la sua trama sottile e fitta di filamenti, è una parte importante e vegetativa dei funghi. Esso cresce nel terreno, sotto uno spesso substrato e diventa come una rete di comunicazione tra la crescita del fungo stesso e la superficie. In ogni caso l’utilizzo del micelio dei funghi non è proprio una novità in merito alla sperimentazione per la creazione di materiali edili.
Sono già stati realizzati in questo senso tessuti resistenti per accessori e aggiunte alle costruzioni civili. Come tendoni da sole e pannelli di separazione, oltre a piastrelle e altri componenti utili a costruire edifici adibiti ad abitazioni, capannoni e quant’altro. Questa soluzione di edilizia sostenibile è stata presentata alla metà di giugno a Londra. Ed è la speranza per un futuro anche nell’edilizia nel rispetto dell’ambiente e per un efficace riequilibrio del grado di inquinamento, al quale siamo arrivati in maniera abbastanza grave.