Nella sua ultima decisione di politica monetaria del 18 luglio 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) ha lasciato invariati i suoi tassi di interesse chiave. Questa decisione è stata presa nonostante le persistenti pressioni inflazionistiche nella zona euro.
Il tasso di rifinanziamento principale resta al 4,25%, mentre il tasso sui depositi e il tasso di rifinanziamento marginale rimangono rispettivamente al 3,75% e al 4,50%. Questa decisione era ampiamente prevista dai partecipanti al mercato, poiché i politici avevano già segnalato che non erano previsti tagli ai tassi per questa riunione.
Prospettive inflazionistiche e dinamiche dei prezzi
Nel suo comunicato, la BCE ha affermato che le informazioni più recenti confermano la sua precedente valutazione delle prospettive di inflazione. La banca centrale è determinata a garantire che l’inflazione ritorni al target del 2% in modo tempestivo. Tuttavia, non si è impegnata su un percorso preciso per le future decisioni sui tassi.
La BCE ha osservato che le pressioni sui prezzi interni restano elevate. L’inflazione dei servizi è alta e l’inflazione complessiva probabilmente rimarrà al di sopra dell’obiettivo anche nel prossimo anno. Questo indica che la banca centrale è disposta a mantenere una politica restrittiva per tutto il tempo necessario a controllare la crescita dei prezzi.
Attesa per la riunione di settembre
La decisione di luglio è stata in gran parte un non-evento, ma l’attenzione è già rivolta alla prossima riunione della BCE di settembre. I partecipanti al mercato osserveranno attentamente eventuali segnali da parte della banca centrale riguardo a possibili tagli ai tassi o altre modifiche di politica monetaria, man mano che il processo di disinflazione continua.
L’approccio cauto della BCE e la riluttanza a fornire indicazioni sulle future mosse di politica suggeriscono che la banca centrale adotta una posizione dipendente dai dati. Attende ulteriori prove di un calo sostenuto dell’inflazione prima di considerare un allentamento della politica monetaria.
Conclusioni
Nel complesso, la decisione della BCE di mantenere i tassi invariati a luglio riflette il suo impegno a mantenere una politica restrittiva di fronte alle persistenti pressioni inflazionistiche. L’obiettivo della banca centrale è garantire un ritorno tempestivo dell’inflazione al target del 2%, anche se ciò implica mantenere i tassi di interesse elevati per un periodo prolungato.
Il linguaggio delle dichiarazioni della BCE è stato conforme alle aspettative. La decisione di eventuali tagli ai tassi è stata rinviata a settembre. Non ci sono state sorprese nello statement e Lagarde non ha rilasciato dichiarazioni fuori dall’ordinario. La stabilità e la prevedibilità della politica monetaria della BCE sono state confermate, in attesa di ulteriori dati economici che potrebbero influenzare le prossime mosse.
Questa decisione sottolinea l’importanza della BCE nel mantenere la stabilità economica, garantendo che l’inflazione sia tenuta sotto controllo mentre si naviga in un periodo di incertezza economica.