Come aprire una casa vacanza nel 2025? Con la forte crescita dell’afflusso turistico nel nostro Paese, sono sempre di più le persone che vogliono aprire una casa vacanza per generare un reddito.
Nel corso dell’articolo cosa serve per aprire una casa vacanza dalla SCIA, al CIN fino ad arrivare al giusto inquadramento del codice fiscale e ai requisiti dell’immobile.
Come aprire una casa vacanza nel 2025: gli step più importanti
Prima di vedere come aprire una casa vacanza nel 2025, devi sapere che per “casa vacanza” si fa riferimento ad una struttura arredata destinata ad uno scopo vacanziero ad una oppure più persone. Inoltre è importantissimo sapere che ogni casa vacanza ha delle regole specifiche non solo per poter essere immessa sul mercato, ma anche per poter essere gestita e avviata.
Requisiti
I requisiti inerenti ad un casa vacanza non sono unici, ma subiscono delle variazioni in base alla tipologia di struttura che si vuole aprire e alla Regione di appartenenza.
Analisi delle concorrenza e della propria situazione di base
Come ogni attività, prima di procedere con l’avvio definito è importantissimo definire un proprio business plan in modo da avere ben chiaro i seguenti punti:
- Decidere se affidare la tua struttura ad un’agenzia oppure gestirla tu in prima persona.
- Analizzare tutte le potenzialità della zona nella quale è situata la struttura.
- Identificare quali e quanti investimenti dovrai affrontare.
- Capire fino in fono quale offerta puoi proporre al pubblico.
Tutti questi punti sono importantissimi per decidere quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere e per fare maggiore chiarezza su quella che è la tua situazione iniziale.
CIN (Codice Identificativo Nazionale)
Dal 1°gennaio 2025, tutte le case vacanza e le locazioni turistiche, devono essere registrate all’interno della Banca Dati Nazionale per l’ottenimento del CIN che dovrà essere esposto all’interno dell’immobile e dovrà essere inserito in ogni annuncio pubblicato. attenzione in quanto la mancata esposizione del codice comporta delle sanzioni.
Contratti e regole
Per gli affitti inferiori ai 30 giorni, non è necessario stipulare alcuna tipologia di contratto, mentre per i soggiorni di durata superiore, è necessario che il contratto stipulato sia registrato all’Agenzia delle Entrate.
Richiesta della caparra
Per evitare di incorrere in brutte sorprese, quando l’ospite arriva in struttura è sempre bene fare richiesta del versamento di una caparra che non sarà trattenuta ma verrà riconsegnata a fine soggiorno dopo aver effettuato un controllo della casa.
Richiesta pagamenti
Quando il cliente procede con il pagamento del soggiorno, sarà obbligatorio rilasciare una fattura oppure una ricevuta e qualora – gli ospiti rilascino un acconto – è bene procedere con l’invio immediato di un email relativa all’importo versato.
Se l’importo è inferiore ai 77,47 euro sarà sufficiente l’invio di una ricevuta in doppia coppia: in caso di importi superiori dovrà essere applicata una marca da bollo di 2 euro a carico del cliente.
Hai ancora dubbi su come aprire una casa vacanza nel 2025? Quelli elencati in questo articolo sono gli step più importanti per l’apertura di questa attività. Leggerli attentamente ti permetterà di restare in linea con le normative vigenti ed evitare spiacevoli inconvenienti.