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Investire per i figli

Investire per i figli

Investire per i figli non significa soltanto accumulare denaro al fine ultimo di farli ritrovare con un bel gruzzoletto nel medio e lungo periodo. Potrebbe essere una soluzione ma non è certamente l’unica.

Racimolare un tesoretto per i figli ha diversi scopi: accantonare una somma di denaro da sfruttare per le emergenze, dargli la possibilità di poter investire quei soldi sulla loro formazione (lavorativa o universitaria), permettergli di avere una buona base di partenza da cui partire.

Investire per i figli: perché e come fare

I metodi su come e dove investire per i figli sono svariati: si può pensare ad accumulare denaro in conto deposito; capitalizzare soldi su piani di accumulo e costruire dei salvadanai “anti inflazione”.

Il primo trucco per racimolare un tesoretto per i figli è iniziare il prima possibile. Il rendimento è proporzionato al tempo impiegato per cominciare a capitalizzare il denaro.

Non solo titoli di Stato

Oltre ai titoli di Stato, Cassa Depositi e Prestiti (Spa controllata dal Ministero dell’Economia) propone anche dei buoni fruttiferi postali con rendimenti che possono variare – ma anche aumentare – nel corso degli anni.

Si passa da un interesse iniziale del 3% fino al raggiungimento del 6% lordo (conclusi i 17 anni dopo la sottoscrizione).

L’aspetto negativo è che gran parte di queste soluzioni finanziarie – soprattutto se intestate al figlio minorenne – possono vincolare la somma fino al raggiungimento della maggiore età.

Se ad esempio alla nascita del figlio venissero investiti 10.000€ i BTP potrebbero rendere – fino a quando compie 17 anni – 17.700€.

ETF bilanciato

Tra gli investimenti pensati per i bambini non possiamo omettere gli ETF bilanciati. Sono dei prodotti finanziari che sono composti da bond governativi ed azioni globali che consentirebbero di generare un capitale importante.

Supponendo di investire 100 euro al mese per 18 anni è possibile avere un rendimento complessivo pari a 26.000€ (5.000€ in più rispetto all’investimento iniziale).

Conti deposito

I conti deposito sono delle soluzioni idonee a chi vuol cautelare una parte di soldi da destinare ai figli quando saranno più grandi, salvaguardandoli dai fenomeni quali inflazione e stagflazione, che corroderebbero nel lungo periodo l’intero importo.

Questo strumento finanziario prevede dei rendimenti più bassi ma quanto meno “sicuri”. Il rendimento diventa più alto qualora si vincolasse l’intera cifra per un certo numero di anni.

Libretti di risparmio bancari

Quando si parla di investimenti è sempre più facile entrare in confusione. I libretti di risparmio proposti dalle banche sono simili (sia per rendimenti che condizioni) a quelli che vengono proposti dalla società italiana Poste Italiane.

Il rendimento è poco sotto al 5% (si tratta di percentuali lorde) e il libretto bancario a differenza di quello postale non gode della garanzia statale.

Per decretare la soluzione migliore metti a confronto le due soluzioni e valuta le condizioni contrattuali e il rendimento offerto.

Di solito ci si chiede anche se per investire per i figli bastano 3500 euro. con questo capitale riesci a accantonare – per esempio – 100€ al mese (e poco più) nei piani di accumulo, così da reinvestire annualmente la cifra ricavata dai rendimenti annui.

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