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Microsoft

Fonte: pixabay.com

Entro la fine del 2025, Microsoft potrebbe riscaldare le case dei finlandesi attraverso l’utilizzo del calore emanato dai suoi data base soddisfando i bisogni di oltre 100 mila abitazioni.

L’idea nasce dalla città di Mäntsälä in Finlandia, dove grazie ad un ingegnere locale è stata la prima cittadina ha utilizzare il calore disperso dai data center per scaldare le proprie case.

Microsoft riscalderà la Finlandia con i data center

Entro la fine di quest’anno l’azienda Microsoft, ha come obiettivo recuperare il calore disperso dai suoi data center cercando non solo di aumentare la sostenibilità ma abbattendo nettamente anche i costi.

Una volta che questo ambizioso progetto sarà giunto al termine, sarà in grado di fornire il riscaldamento ad oltre 1000 mila abitazioni ovvero oltre il 40% del fabbisogno Espoo.

La terra patria di Nokia, punta entro il 2030 al raggiungimento della neutralità carbonica e ha già spento una centrale termica alimentata a carbone in quanto non più necessaria.

Con una vasta rete elettrica dominata da fonti rinnovabili e un clima tendenzialmente rigido, i Paesi nordici stanno diventando una vera e propria attrazione per moltissime aziende operanti nel campo della tecnologia per via degli innumerevoli vantaggi che questi luoghi offrono:

Funzionamento dell’impianto

L’impianto di Espoo realizzato all’interno del campo di Microsoft, sarà in grado di produrre acqua tiepida la cui temperatura si aggirerà tra i 25 e i 35°C e sarà erogata attraverso un impianto di recupero composto da ben 40 pompe.

Queste pompe estraggono il calore e inviano l’acqua calda (ad una temperatura di 86°) verso due grandi caldaie elettriche. Ciò che ha spinto l’azienda di Microsoft a realizzare in Finlandia il suo primo impianto è stata la possibilità di utilizzare il sistema di teleriscaldamento.

Il sindaco di Espoo afferma che in realtà i data center non sono altro che dei grandi ventilatori che permettono di convertire l’elettricità prodotta sia in calore che in elettricità il tutto a zero emissioni e ad un basso costo.

Non solo in Finlandia, ma altri progetti simili sono già in corso sia in Svezia che in Irlanda: ad esempio nella zona sud di Stoccolma è stato aperto il quarto e più grande data center da parte di “Conapto”. Grazie ad una potenza di 20 mega watt, l’impianto è in grado di apportare energia ad oltre 10 mila abitazioni attraverso l’alimentazione del teleriscaldamento cittadino con l’energia prodotta in eccesso.

Nonostante si tratti di un sistema dotato di un grande potenziale, sono stati riscontrati dei limiti: in prima battuta troviamo un grandissimo divario nella posizione geografica tra i sistemi di teleriscaldamento e i data center, in quanto nella maggior parte dei casi, sono collocati all’interno dei centri urbani dove i costi sono maggiori.

In secondo luogo – in modo particolare in Norvegia – i data center utilizzati per la produzione di energia elettrica, vengono installati all’interno dei boschi dove prevale una mancanza di consumatori nelle loro vicinanze.

Si prevede che entro il 2050 l’innovativo sistema di riscaldamento utilizzato da Microsoft all’interno dell’UE raggiungerà i 200 terawattora (il doppio di quanti ne produce oggi). Come afferma  Brian Vad Mathiesen, professore di pianificazione energetica dell’Università di Aalborg in Danimarca, non tutto il calore prodotto può essere utilizzato, motivo per cui sarebbe bene imporre dei parametri bene definiti ai data center fin dall’inizio della loro realizzazione.

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