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A quanti anni si può andare a lavorare in Italia

A quanti anni si può lavorare in Italia? C’è ancora moltissima confusione riguardo all’età minima entro la quale è possibile lavorare nel nostro Paese, questo perché la legge ci divide in status sociali ovvero bambini, adolescenti e adulti.

Per capire in modo chiaro a quanti anni è possibile iniziare a lavorare è importante tenere conto non solo delle diverse differenze sociali, ma anche della tipologia di lavoro che si vuole svolgere.

A quanti anni si può lavorare in Italia: cosa dice la Legge

Se anche tu almeno una volta ti sei chiesto a quanti anni si può lavorare in Italia sei nel posto giusto. L’articolo 5 del Decreto Legislativo 345/1999 stabilisce che, i minorenni che hanno compiuto almeno i 15 anni di età e che hanno portato al termine l’obbligo scolastico, possono accedere al mondo del lavoro ma con delle restrizioni ovvero:

Non esistono dei veri e propri lavori che sono vietati ai minorenni, a partire dai 16 anni di età è possibile lavorare: questa opportunità si può ampliare anche ai ragazzini che hanno compiuto i 15 anni a patto che venga sottoscritto un contratto di apprendistato.

I lavori vietati ai minori di 18 anni

Se è pur vero che una volta compiuti i 18 anni si diventa “adulti”, per la Legge italiana – come già accennato – è possibile iniziare a lavorare anche prima ma con delle limitazioni. Moltissime attività lavorative, quando vengono svolte prima della maggiore età, vengono considerate “vietate” in quanto possono essere potenzialmente dannose per l’integrità psico-fisica del ragazzo.

Tra queste troviamo:

Lavoratori tra i 16 e i 17 anni: i turni di lavoro

Qualora si iniziasse a lavorare a partire dai 16 anni, sia il datore di lavoro che il minore dovranno attenersi a dei vincoli di orario: tutti coloro che iniziano a lavorare prima dei 18 anni, non essendo per Legge maggiorenni, devono avere mansioniturni meno faticosi.

L’orario di lavoro per i minorenni dovrà essere di 8 ore giornaliere e non dovrà superare le 40 ore settimanali. Inoltre ogni 4,5 ore di lavoro il minore avrà diritto ad una pausa di almeno 1 ora (che può essere ridotta a mezz’ora a seconda della tipologia di contratto).

Un’altra differenza tra un adulto e un minorenne sta nel riposo settimanale: chi entra nel mondo del lavoro prima della maggiore età a diritto a due giorni di riposo settimanali uno dei quali deve essere la domenica tranne per i seguenti settori:

I riposi settimanali possono essere ridotti solo per necessità puramente organizzative e non dovrà mai essere inferiore alle 36 ore consecutive. Inoltre è vietato il lavoro notturno nella fascia oraria 22:00 – 6.00 23:00 -7:00.

Cosa accade se il datore di lavoro non rispetta la Legge?

Come avrai letto nel corso dell’articolo, la Legge italiana tutela il lavoro minorile con il fine di salvaguardare la salute psico-fisica. Qualora il datore di lavoro vada contro la Legge, può andare incontro a delle conseguenze talvolta molto gravi:

In questo articolo ti abbiamo spiegato in maniera chiara e dettagliata a quanti anni si può lavorare in Italia. Si può iniziare a lavorare già a partire dai 15 anni a patto che si rispettino le dovute restrizioni previste dalla Legge.

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